21
Comuni
45.000
Abitanti
76milioni
di euro per l’adeguamento delle infrastrutture di irrigazione
8
8 cabine primarie
Fino a 50
MW di impianti fotovoltaici
Punti di sintesi
Il cambiamento climatico impone di adottare nuovi modelli sostenibili di gestione delle risorse idriche per l’agricoltura
L’energia serve al pompaggio dell’acqua, e bisogna ridurre i costi delle bollette
Il Consorzio si configura come prosumer: produce energia e mette parte di questa energia a disposizione degli Stakeholder del territorio attraverso le Comunità di Energia Rinnovabile (CER)
Il Consorzio, che è un organismo di diritto privato ad evidenza pubblica è un aggregatore naturale: ha pertanto deciso di agire come “Comunità Energetica del Territorio” (CET), configurandosi come “Virtual Energy Company”.
Il Consorzio come regista e coordinatore dei fondi PNRR per le CER (misura M2-M2C2-I 1.2)
Fra le conseguenze del cambiamento climatico in corso c’è l’alterazione dei cicli stagionali e dei profili pluviometrici: piove di meno e, soprattutto, sono sempre più frequenti gli eventi estremi. A causa della non ottimale permeabilità del suolo causata dalla siccità, l’acqua che cade, oltre a creare danni, non penetra in profondità, scorre, non alimenta le falde e va in gran parte perduta.
E’ pertanto necessario adottare strategie di lungo periodo per accumulare l’acqua quando è disponibile, ad esempio pianificando la costruzione di invasi. Bisogna però essere consapevoli che i bacini di accumulo, se realizzati, saranno disponibili fra alcuni anni, mentre l’acqua serve adesso.
Il Consorzio “Bealera Maestra – Destra Stura” (nel seguito Consorzio) di Bene Vagienna, in Provincia di Cuneo, è uno dei più grandi enti piemontesi di gestione dell’acqua per usi agricoli: costituito nel XV secolo, gli Enti ed i Consorzi aderenti ricadono sul territorio di 12 comuni con una popolazione di 45.000 abitanti.
Il comprensorio agricolo si estende sulla destra del fiume Stura, in Provincia di Cuneo, e comprende i comuni che vanno da Castelletto Stura fino a Cherasco, per una superficie di oltre 12.000 ettari e oltre cinquemila utenti serviti. L’attività delle aziende, agricole-artigianali-industriali, ricadenti sul comprensorio si estende direttamente e indirettamente anche sui territori dei numerosi comuni limitrofi.
Il Consorzio ha deciso di adottare una strategia di utilizzo responsabile e sostenibile delle risorse idriche per distribuire con efficacia l’acqua alle aziende del settore agro-zootecnico: passando cioè dai tradizionali sistemi di irrigazione a scorrimento e sommersione a reti in pressione dotate di irrigatori (inclusi quelli “goccia a goccia”).
Per tali interventi di upgrade della rete, sono stati assegnati al Consorzio 76 milioni di euro, dei quali il primo lotto (20 M€) è già stato appaltato ed il cantiere è stato inaugurato il 19/05/2023.
L’aumento dei costi dell’energia verificatosi nel 2022 ha fatto schizzare verso l’alto gli oneri che il Consorzio paga per il pompaggio, determinando l’esigenza improcrastinabile di definire politiche sistemiche di contenimento e stabilizzazione delle spese legete alle bollette elettriche.
Le condotte in pressione in progetto si prestano ad alimentare centrali idroelettriche che possono mitigare i costi energetici aumentando la quota di autoconsumo fisico: il Consorzio sta per attivarne tre nuove, per una potenza complessiva di 2 MW. E sono 2 MW costanti, visto che le condotte in pressione non sono influenzate dalla stagionalità del flusso idrico. La quota di energia immessa in rete può essere consumata da utenze del territorio: significativo il caso dell’illuminazione pubblica, che tanto incide sui bilanci dei Comuni, che ben si presta ad utilizzare energia prodotta di notte dalle centrali del Consorzio (le centrali producono energia anche di notte!).
Il recepimento della Direttiva 2018/2001 (RED-II) con il Dlgs 199/2021 rende possibile condividere ed autoconsumare l’energia prodotta localmente, costituendo Comunità di Energia Rinnovabile (CER) e beneficiando di incentivi sull’autoconsumo.
Il Consorzio ha pertanto deciso di promuovere Comunità di Energia Rinnovabile (CER) di cabina primaria sul territorio dei Comuni associati, operando come prosumer.
Il Consorzio è un organismo di diritto privato composto da Consorzi irrigui e Comuni. Sono ben 12 i Comuni nei quali scorrono i canali e sono posizionate le condotte in pressione. Si tratta di un territorio molto vasto, che va dalle Alpi fino alla pianura e interessa 8 cabine primarie.
Grazie alla volontà del Presidente del Consorzio e Sindaco di Benevagienna, Claudio Ambrogio https://www.linkedin.com/in/claudio-ambrogio-121923149/, nell’ambito della rete di Comuni denominata “Magliano&Friends” https://www.comune.maglianoalpi.cn.it/Dettaglionews?IDNews=220329, il Consorzio ha deciso di operare come soggetto promotore di CER, coinvolgendo aziende ed enti locali in un’ottica di integrazione intercomunale a beneficio del territorio.
Sulla base di uno studio di fattibilità e di un business plan realizzati con il supporto scientifico di Sergio Olivero https://it.linkedin.com/in/sergio-olivero-61a32916 dell’Energy Center del Politecnico di Torino e coordinatore dell’Iniziativa Magliano&Friends, il Consorzio opererà come regista del processo di costituzione di CER sul territorio dei Comuni del comprensorio e quelli limitrofi ricadenti sotto le cabine primarie interessate. Si tratta di un’area dove vivono complessivamente 45.000 abitanti.
Ma non è finita qui: il Consorzio intende anche gestire le CER che saranno costituite, configurandosi come “Comunità Energetica del Territorio” (CET), secondo la definizione introdotta da WEC Italia (World Energy Council) nel paper “Autoconsumo Collettivo e Comunità di Energia Rinnovabile” https://www.wec-italia.org/wp-content/uploads/2020/11/Paper-Autoconsumo-collettivo-e-Comunita%CC%80-di-energia-rinnovabile-1-1.pdf
CET
Il livello di specializzazione e competenza tecnica necessario alla gestione delle CER (cabina primaria) suggerisce di non moltiplicare le strutture di management.
È utile che nascano entità finalizzate alla gestione aggregata di CER, le “Comunità Energetiche del Territorio” (CET).
Una CET realizza nei fatti una “Virtual Energy Company” (VEC).
La CET creata da Consorzio si doterà di una piattaforma di gestione “smart” di tipo IoT e con capacità di Intelligenza Artificiale, e avrà il ruolo di Virtual Energy Company con l’obiettivo di creare una scala dimensionale ed una capacità di governance che consentano di interloquire “alla pari” con i player e le utility energetiche e di attuare nei fatti una democrazia energetica che dia voce ai territori lasciando sul territorio una parte significativa del valore creato dai nuovi modelli di business abilitati dalle CER.
Il Consorzio opererà anche come regista e coordinatore dei progetti di CER da candidare ai fondi PNRR della misura M2-M2C2-I 1.2: ben 2,2 miliardi di euro -di cui 280 milioni per le CER nei Comuni Piemontesi- che non saranno lasciati soli nella complessità multidisciplinare e di rendicontazione.
Gestione di servizi e attività in grado di creare valore.
(parte sommersa dell’iceberg)
Crownfounding
Matching domanda impianti FER con disponibilità di superfici e regia dei vantaggi fiscali.
Servizi ancillari e vendita energia.
Fornitura di dati ai trader.
Fornitura dati per strumenti finanziari innovativi (es. ESG e crediti CO2)
Coordinamento bandi PNRR-CER